Non si può pensare ad una estetica senza etica. Etica che comprende:
- il rigore artigianale e il rispetto per le figure e le maestranze del fare danza, teatro e arte in genere
- un’attenzione alla relazione coreografo-danzatore, ricordando che chi interpreta ha un corpo e un pensiero che si intende esplorare
- entrare nel profondo di un pubblico e di un territorio attraverso uno spettacolo significa creare un’arte che svolga il compito di seme, rami e nido
- “nati scalzi” si collega al concetto di radici: l’arte deve scavare nel profondo per muovere passi in avanti